Uno degli elementi più amati del trucco per il saggio di danza sono glitter e lustrini, o brillantini, o paillettes, o "scintillini" come a volte li chiamano le piccole ballerine. Che ovviamente ne sono affascinate.

Ce ne sono di moltissimi tipi e adatti a tutti gli usi, e se durante le lezioni di danza occorre mantenere la massima sobrietà, in occasione dello spettacolo di fine anno è lecito "osare" un pochino, sempre a patto di non esagerare... come in ogni cosa. Lo stile della danza classica accademica solitamente è "pulito", ma nessun insegnante di balletto negherà questo piccolo sfizio alle sue allieve! Senza contare che un moderato, ben diffuso "scintillio" fa il suo bell'effetto sotto le luci del palcoscenico.

Via libera dunque a glitter e lustrini, per danzatrici grandi e piccole, nel trucco per il saggio di danza: ma a meno che si danzi sulle sigle dei cartoni animati delle "Winx", meglio evitare di metterli dappertutto e sopra a tutto... scegliere alcuni "punti luce" ed evidenziare quelli, ecco il nostro primo consiglio.

Innanzitutto vediamo una carrellata di questi articoli "scintillosi". Ci sono prodotti per il make-up già molto luccicanti, a effetto iridescente oppure contenenti pagliuzze che riflettono la luce illuminando il viso: ombretti, fard, rossetti e lucidalabbra. Esistono anche basi madreperlate per il trucco, ma a volte l'effetto sotto le luci della ribalta è troppo metallico o addirittura di "sporco".

Esistono poi paillettes e perline di grosse dimensioni, autoadesive (è il caso degli ornamenti che le donne indiane si applicano al centro della fronte) o da fissare con apposite colle: questa tecnica è da praticare con mano ferma ed esperta, soprattutto se investe la zona occhi.

E infine i prodotti più usati, i veri e propri glitter che ormai si trovano sotto varie forme e in varie confezioni: stick (sorta di rossetto trasparente contenente i glitter), gel per capelli o per il corpo, spray in bomboletta, o le polveri scintillanti in vasetto che sono sempre le più versatili perché vanno per tutti gli usi o quasi.

Se infatti per il contorno occhi è bene usare un prodotto specifico che non dia fastidi né allergie, come un eye-liner glitterato di buona marca, i lustrini in polvere si possono applicare senza timore sul resto del corpo, facendo attenzione a spanderli bene (tendono ad appiccicarsi alla prima ditata!) o lasciandoli cadere a pioggia, per non creare chiazze irregolari che sotto i fari del teatro potrebbero "sparare" o dare l'effetto di una macchia sulla pelle.

Una chiazza "voluta" si può applicare sotto la metà esterna dell'arco delle sopracciglia (non su tutta la palpebra superiore, se non si vuole assomigliare a delle maschere veneziane!) per dare luce all'occhio, ma attenzione se si portano lenti corneali: qualche pagliuzza staccandosi potrebbe infilarsi tra la lente a contatto e la cornea, creando fastidio se non addirittura una microlesione.

Questi lustrini tipo "polvere di fata" si attaccano da sé anche ai capelli e alle sopracciglia, e ne bastano pochissimi per ravvivare un rossetto opaco: si versano sulla punta dell'indice e si picchiettano le labbra con delicatezza.

Adesso si trovano anche pagliuzze spray, molto comode ma che applicate in modo malaccorto possono creare bruttissime macchie sull'epidermide e sui costumi. Vi suggeriamo questa tecnica: spruzzatele nell'aria, a una certa distanza dal corpo, e poi entrate nella nuvola, rigirandovi piano come sotto la doccia. L'effetto sarà di luce assolutamente soffusa.

Il trucco per il saggio di danza è destinato anche agli Uomini?


Assolutamente sì, il trucco maschile è una realtà, anche se qualche genitore storcerà il naso. Il make-up serve a valorizzare i lineamenti e a rendere percepibili le espressioni del personaggio anche allo spettatore più lontano dal palcoscenico, per cui in realtà non è un gioco né uno scherzo bensì un segno di rispetto verso il pubblico. Gli attori di teatro, cinema e televisione usano spesso un trucco pesante (anche se magari non si vede) e nessuno si permette di contestare la cosa o di farci dell'ilarità.

Naturalmente un piccolissimo allievo di una scuola di danza non sarà truccato come il protagonista maschile di un balletto di repertorio! Ma la danza classica è anche "stilizzazione", cioè creare delle linee pulite ed esteticamente valide, e il trucco maschile rientra in questa ottica.

Ecco dunque qualche indicazione sul trucco per il saggio di danza destinato a "lui".

L'essenziale è presto detto: le basi fondamentali del make-up per uomo sono le stesse del make-up per la donna, ma con maggiore sobrietà, il che significa soprattutto nei colori. Correttore, base e fondotinta per cominciare, ovviamente nella sfumatura più simile all'incarnato del ballerino; meglio scegliere le nuances più sabbiate, anziché rosate (più femminili), quantomeno per gli adulti.

Quindi cipria trasparente per fissare, e fard... ovviamente non rosa ma nei toni del mattone. Se il personaggio è malvagio, o anziano ecc. vanno bene anche il marrone scuro, il grigio, addirittura il nero, a seconda dell'effetto da ottenere (pensiamo ad esempio al personaggio dell' "Oscurantismo" nel "Ballo Excelsior"). Nel caso di maschere o pupazzi, come Petrushka, il fondotinta sarà molto chiaro, il fard piuttosto rosso e le ombre molto scure e nette.

Anche l'ombretto sarà nei toni del marrone, piuttosto che in tinte pastello! All'insegna del "c'è ma non si vede". La matita per gli occhi sarà nera o marrone, ben sfumata; si può fare a meno delle ciglia finte, quantomeno in un saggio di danza, limitandosi al rimmel: ma in un balletto di repertorio il protagonista dovrà evidenziare il più possibile gli occhi. La stessa matita si potrà usare anche per delineare le sopracciglia.

Il rossetto sarà pure un rosso mattone, non un color ciliegia... a meno di interpretare Dracula il Vampiro.

Diciamoci la verità: da parte dei piccoli allievi di una scuola di danza, non ancora ben consapevoli di ciò che comporta un'interpretazione, potrebbe esserci una piccola rivolta al solo nominare il trucco... e del resto in quel caso basta valorizzare la freschezza infantile: un po' di matita per le sopracciglia che spesso a quell'età non hanno una linea definita, un filo di mascara, e un leggerissimo velo di fondotinta compatto o cipria compatta, tanto per rendere la carnagione più uniforme e coprire i primi brufoletti dei nostri adolescenti...

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